Parlaci un po’ di te e di come ti sei avvicinato alla fotografia.

Mi definisco un artista fotografico. Realizzo principalmente ritratti e fotografo alberi, sogno una “foresta d’arte” dove arte e natura si incontrano armoniosamente. Dopo essermi laureato in fotografia in Corea, ho studiato fotografia a Milano,  quando poi ci sono ritornato ho lavorato come fotografo di moda e realizzavo ritratti. Quando mi sono chiesto che tipo di fotografia potessi realizzare, restando in linea con il valore della mia vita, ho deciso di scattare fotografie di alberi che amavo fin dall’infanzia attraverso il “Movimento dei cittadini per proteggere gli alberi”. Da allora, ho iniziato a fotografare gli alberi coreani ma anche di altre nazioni in tutto il mondo. Le opere rappresentative includono i laliguras in Himalaya, gli ulivi in Italia e i baobab in Africa.

Come è nato il progetto ” baobab, The trees loved by the gods”?

Dalla fiaba “Il Piccolo Principe”, è sempre stato per me motivo di meraviglia. Dopo essere diventato un fotografo di alberi, ho sempre sognato di fotografare i baobab. Così, dopo aver terminato il progetto sugli ulivi in Puglia nel 2018, ho iniziato a finanziare il progetto Baobab. Con la partecipazione di molti amici di Facebook e collezionisti, sono finalmente riuscito ad andare in Madagascar per il Progetto Baobab nel 2019.

Da chi prendi ispirazione per i tuoi lavori?

La maggior parte delle idee per il mio lavoro proviene dagli alberi, ma il fotografo che mi ha influenzato molto è Sebastian Salgado, un grande fotografo di documentari naturalistici, inoltre, lui ha piantato molti alberi alberi in una fattoria che ha ereditato dai suoi genitori che successivamente ha trasformato addirittura in un parco nazionale.

Come trovi le tue storie? Qual è la prima cosa che fai quando decidi di sviluppare un progetto?

Cerco alberi da fotografare su Internet e sui libri. Gli alberi che scelgo sono principalmente alberi molto vecchi, alberi a rischio di estinzione e in generale alberi che hanno un significato particolare. 

Per approfondire:

Sito web : www.yolllee.com