Il progetto “Can’t breath” è nato dalla collaborazione con una coreografa e ballerina, Pauline, che mi ha fatto tanto riflettere su quanto il nostro corpo e la nostra mente siano estremamente connesse con il mondo naturale. La performance per l’esame finale del suo Master, vuole comunicare “La relazione con il proprio respiro, l’aria del nostro ambiente, ciò che ci spinge e ciò che ci trattiene: una relazione intima”. La musica che verrà utilizzata saranno suoni naturali dall’ambiente volti ad amplificare il respiro della ballerina.
Questa relazione mi ha portata a dare un’altra chiave di lettura alle immagini che mi si ponevano davanti, mentre la guardavo muoversi libera sul prato, ho riflettuto su quanto in realtà la nostra terra, l’aria, i mari, gli oceani, le foreste, gli animali e infine gli uomini non sono più liberi di respirare bene. L’aria è compromessa. L’inquinamento globale, è enorme. Madre natura deve respirare.
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Web Site: Francesca De Nigris