Il 10 marzo è stato il primo giorno di Lockdown, inconsapevoli che sarebbe stato l’inizio di una nuova vita.
Rinchiusi nelle nostre sicure abitazioni, chi volentieri e chi molto meno, abbiamo messo in pausa la nostra quotidianità. Di certo, però, il mondo all’esterno continuava ad orbitare intorno al sole incurante della presenza umana. In poche settimane sembrava essere atterrati su un altro pianeta deserto con uno scenario quasi apocalittico: cieli e luci ultraterrene, forme di vita rinchiuse in uno spazio angusto, come dei pesci in un acquario che costeggiano il perimetro del loro spazio vitale delimitato da ampie vetrate che gli permettono di guardare il mondo esterno senza poterlo toccare.
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